Milan-Barcellona

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  1. filippigno
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    Chiampions: troppo Barcellona, Milan esce ma accusa arbitro
    Doppietta di Messi per 3-1 che vale semifinale. Pato nuovo crac

    La squadra di Allegri e' fuori dalla Champions League, in semifinale va l'invincibile armata di Guardiola: due rigori assegnati al Barcellona e il terzo gol segnato da Andres Iniesta spezzano il sogno europeo dei rossoneri.

    La partita della vita, quella che toglie il sonno e spiana la strada alle semifinali, si chiude con il punteggio di 3-1 per gli azulgrana. Il Barcellona merita di andare avanti grazie al suo possesso palla, alla tecnica raffinatissima e a un Messi che viaggia alla velocita' della luce. Nonostante cio', e' compresibile l'amarezza del Milan che deve fare i conti con l'affaire Pato, tornato guarito dall'America, in campo per pochi minuti per essere subito sostituito (fastidio al flessore della coscia) nello stupore collettivo . In ogni caso, due tiri dal dischetto in favore dei catalani (di cui uno molto dubbio per un presunto fallo di Nesta su Bousquets) sono duri da digerire.

    La squadra piu' forte del mondo ha piegato il club piu' titolato del pianeta in una sfida comunque avvincente e affascinante dove l'attore non protagonista e' stato Ibrahimovic il quale non ha fatto la differenza. Non e' facile giocare di fronte a quella che una volta era la sua platea, ora dall'altra parte della barricata. Robinho ha patito come tutta la squdra che ha sofferto le assenze importanti come quella di Thiago Silva e vivendo il giallo di Pato entrato e uscito come una meteora. Seedorf non e' stato capace di prendere in mano il gruppo con quella autorevolezza di cui e' capace, anche Boateng e' apparso opaco e spento. La difesa e' dovuta ricorrere al fallo (vero o presunto) per fermare l'attacco scintillante del Barca. Leo Messi e' davvero un giocatore che appartiene a un altro mondo: la sua superiorita' e' schiacciante, la sua classe immensa cosi' come il suo stile. Guardiola un direttore d'orchestra che tutti vorrebbero sul podio. Il Barcellona poteva addirittura infilare una goleada perche' il Milan ha accusato il colpo del secondo rigore e la risalita e' apparsa subito difficile. Allegri si e' dannato e scalmanato, ha effettuato tutti i cambi ma - al netto dei penalty - qualsiasi squadra questa sera avrebbe avuto enormi difficolta' a piegare gli azulgrana, mai cosi' uniti, compatti e affiatati.

    Camp Nou e' gremito in un incredibile colpo d'occhio: novantamila persone sugli spalti, tifo infernale. Guardiola schiera a sorpresa Isaac Cuenca, mentre Allegri spedisce in tribuna El Shaarawi. Il Milan non parte male, fischi di rito a Ibrahimovic. La prima mazzata arriva all'undicesimo con il primo rigore trasformato da Messi per un fallo in area commesso da Antonini sull'argentino. La partita sembra gia' finita quando al 32' la riapre Nocerino che - servito alla perfezione da Ibrahimovic - infila Victor Valdes con un micidiale diagonale.

    E' solo un illusione quella di poter passare a Barcellona. E' il momento migliore del Milan costretto a ripiegare a causa di un secondo calcio di rigore - non molto limpido - fischiato dall'arbitro Biorn Kuipers per un fallo di Nesta ai danni di Bousquets. Ancora Messi dal dischetto. Il Milan non riesce a reagire con l'energia devastante capace di piegare il Barcellona. Non riesce a uscire dall'area e gia', precedentemente, Abbiati aveva messo una pezza su un tiro di Xavi e sulle incursioni ripetute di Messi. Proprio sul finire del primo tempo, ancora il numero dieci del Barca fallisce il 3-1. Prove tecniche comunque. La terza rete la segna Iniesta all'8 del secondo tempo in una azione classica in contropiede.

    Bravo il centrocampista ad aggirare il portiere rossonero. Il secondo tempo si colora di tinte forti, ammoniti e cambi a volonta' con il Barca che avrebbe potuto colpire ancora con xavi, Messi, Thiago Alcantara. Una squadra di giganti. Robinho sfiora il gol ma - nel complesso - la legge del Camp Nou non fa sconti a nessuno. Neanche al Milan che aveva pareggiato (0-0) all'andata e si era presentata nella tana del lupo con fierezza e orgoglio. Non sono bastati. troppa la differenza tecnica, il divario di gioco e' molto grande, quasi incolmabile. Allegri torna a casa con consapevolezza di aver fatto del suo meglio, senza troppe recriminazioni ma con i cocci da raccogliere, soprattutto cercando di capire cosa ha veramente Pato. Il giocatore puo' essere molto utile nella corsa al titolo che si fa incandescente e delicata per il caso 'gol fantasma'. I rossoneri ci hanno provato ma l'impresa era ai limiti dell'impossibile. Il risultato parla chiaro ma l'onore della maglia e' stato difeso con grande dignita'. (ANSA).
     
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0 replies since 4/4/2012, 09:12   11 views
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